Proviamo a tracciare una schematica situazione del panorama attuale suddiviso nei vari canali:
– editoria: quotidiani e notizie: sempre più spesso questo canale è interrotto ed integrato da video streaming, twitter e report amatoriali, didascalie automatiche che si creano grazie a tecnologie che le rilevano automaticamente attraverso la geolocalizzazione, gli interessi, le abitudini dei lettori ed i commenti degli amici. Il futuro degli editori di questo canale sará quindi sempre meno basato sulla carta e sempre più orientato all’interattivitá video e visiva in generale.
Ci potrebbero essere delle aree di questo settore, come quello finanziario, che sopravviveranno nei prossimi 10 anni concentrandosi sui commenti specializzati piuttosto che solo nella trasmissione secca dei dati.
– editoria libraria: ha superato una prima fase in cui gli Editori come marca stanno scomparendo e gli autori stanno diventando editori di se stessi (self-publishing). In parallelo ci si aspetta che i libri  non siano più solo testo, ma anche audio e video. Vogliamo dei libri da leggere, ma anche da ascoltare, possibilmente su tutti i devices ed in ogni momento: in auto, in palestra, rilassati sul divano, ma vogliamo anche che non ci siano interruzioni fra una parte e l’altra della lettura ed ecco fondamentale la “sincronizzazione dei devices” per lasciare la lettura iniziata su un supporto e poterla continuare sull’altro (telefono/tablet/computer/eReader).
Misurare il tempo impiegato dai lettori su questi devices sará fondamentale per capire le tendenze del mercato e poterle assecondare con edizioni di successo.
Non cè motivo perchè un libro rimanga solo un contenitore statico di una storia. Perchè rifiutare la possibilitá di aggungere dei capitoli, integrare delle parti con i commenti dell’autore edei lettori, agganciarsi ad un sito web? Queste potrebbero essere i motivi per passare al formato digitale più velocemente senza ridurre i prezzi di copertina!
I libri cartacei continueranno ad esistere, nella loro versione ad alta qualitá, acquistati “su richiesta” per fare bella mostra sulla libreria e poter avere contenuti di alto livello visivo (design e fotografie) ed utilizzando materiali tattili di adeguato costo.
Possiamo dire che ci sará il libro che valorizza i contenuti (formato digitale) e quello che valorizza anche il contenitore (cartaceo).
– editoria delle riviste: è quella in prima linea, i primi ad essere stati coinvolti da questi cambiamenti radicali. Le riviste sono nella posizione migliore per sfruttare i nuovi mezzi di comunicazione. Molte riviste hanno fatto valutazioni sbagliate al momento di migrare al formato digitale, pensando si trattasse semplicemente di adattare i contenuti ai nuovi devices di lettura (PDF e web), questo non è l’obiettivo corretto.
E’ cambiata anche la frequenza con la quale i lettori possono accedere ai contenuti, oggi è possibile ricevere i contenuti con la frequenza che si sceglie. Alcune riviste permettono di personalizzare i contenuti in base alle proprie esigenze, diciamo che si tratta di un’esperienza interattiva e non più solo di una distribuzione di contenuti ed una lettura passiva. Dietro ad ogni rivista stanno nascendo ecosistemi ingrado di oinvolgere i lettori dal momento in cui si svegliano, al momento in cui vanno a dormire e spengono (forse) i loro dispositivi.
Purtroppo gli editori che hanno focalizzato il loro business trasformando la loro rivista solo in un PDF con alcuni links, non hanno avuto successo e sono morti, resta il fatto che la cosa più difficile è far capire ai lettori che fare una rivista digitale è un lavoro di grande entitá e richiede grandi risorse, maggiori rispetto a quelle della versione cartacea.
E ‘più complesso, più accattivante e più sociale, quindi deve costare di più in digitale che in formato cartaceo e, pertanto, le riviste sono più costose di quelei di una volta e ancora più costose di un libro.
– editoria musicale e video: questo è il canale in maggiore subbuglio proprio per il cambiamento delle abitudini dei consumatori nel fruire di musica e video  sui nuovi dispositivi. Come descritto precedentemente, video e musica sono canali smpre più legati alle riviste ed ai libri. Libri e riviste stanno facendo da “apripista” per studiare e realizzare storie cinematografiche e, se tutti i segnali provenienti da Libri & Riviste saranno analizzati a fondo, solo allora i cineasti troveranno idee promettenti in alta tecnologia, ad alto budget, effetti speciali con macchinari 4-6D per la produzione di film.
Il Business musicale si sta muovendo, come i libri, verso l’autopubblicazione in coppia con la scoperta di piattaforme per offrire agli utenti le loro scelte preferite.
Le opzioni  di pubblicazione online sono illimitate. Autori di successo e le aziende hanno capito che hanno bisogno di muoversi velocemente per avere maggior attenzione della vista e dell’orecchio dei loro lettori e fan, hanno rubato i lettori alla vecchia scuola degli editori troppo lenti nel muoversi e, con l’aiuto di strutture come Flipboard, si sono creati i propri canali.
Gli autori edi loro team hanno capito che, per aver successo devono sfruttare tutti i canali: youtube, blogs, podcast, e farlo velocemente per assecondare le abitudini degli utenti.
Nel frattempo molte persone ancora confondono la pubblicazione online per riviste digitali o anche libri digitali.
Tutti i cambiamenti di cui abbiamo parlato avverranno in modo certo entro il 2020, una grande parte nel 2015 e molti sono giá una realtá oggi, forse non sono tutti visibili e non li avvertite ancora nella vostra Azienda, ma la tecnologia permette molto di più di quello che stiamo raccontando, guardate con maggiore attenzione e vedrete sicuramente dei segnali al riguardo nel mondo che vi circonda.
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