Ho iniziato a lavorare con computer Apple nel 1990.
Ho utilizzato il primo Mac che non aveva l’hard disk, ma solo il driver con il floppy disk: il Mac Classic
Ho potuto vivere in prima persona l’emozione dei nuovi modelli con gli schermi a colori ed il disco fisso interno, insomma posso dire “Io c’ero!” quando Apple la iniziato la sua scalata verso il successo.
Ci sono stati alti e bassi, prodotti che hanno avuto maggior successo di altri, come in ogni azienda che si rispetto.
Chi non sperimenta, non rischia di sbagliare, ma non si rinnova e non ha l’opportunitá di diventare un brand di riferimento come lo è stata Apple.
Un utente Apple, dal mio punto di vista, sapeva che l’investimento economico sarebbe stato pienamente soddisfatto da un alto livello diperformance, di stabilitá e di sicurezza che non avevano pari.
Questa bella storia ha avuto buon gioco per decenni, sotto la guida del discusso Steve Jobs che, come tante altre figura carismatiche e visionarie ha avuto intorno a sè un alone di apprezzamento e di critica a periodi alterni, del tutto nella norma.
Il successo di Apple non ha avuto pari fino al 2011 quando purtroppo Steve Jobs ci ha lasciato nelle mani dei suoi successori.
Da allora i timori per una nave lasciata senza comandante carismatico si sono fatti sentire sempre più chiari fino a farmi scrivere queste parole.
Non amo scrivere, in particolare di argomenti che non siano prettamente tecnici, ma in questo caso nonposso sottrarmi a far sentire la mia voce di utente Apple deluso e preoccupato.
Ho acquistato il mio ultimo MacBook Pro 15″ con touchbar a fine 2017, un acquisto “forzato” poichè il mio MacBook Pro del 2010 non poteva far girare il nuovo software di Adobe: Dimension CC, presentato ad AdobeMax 2017 e con promettenti caratteristiche per un graphic designer: realizzare mock up fotorealistici senza modellare in 3D.
Come mia abitudine nell’acquisto dell’hardware, non ho badato a spese:
RAM 16 GB
Disco fisso  SSD 500 GB
2,9 GHz Intel Core i7
Ma ecco la mia delusione ed il mio disappunto quando ho aperto la scatola e reso il nuovo acquisto operativo.
Delusione n. 1
Il cavo di alimentazione non è più magnetico! Come è possibile??
Abbiamo preso in giro PC per anni vantando un elemento cosí semplice, ma anche cosí intelligente.
Se volete farvi due risate potete cliccate sull’immagine qui sotto per guardare gli spot su YouTube e vi renderete conto di cosa parlo.
Io stessa mi sono diverse volte inciampata nel cavo di alimentazione senza alcun danno pensando: “Il cavo magnetico è un’invenzione pazzescamente utile!!!”
Fine di questa grande invenzione, ora il rischio di far cadere il Mac portatile è lo stesso di qualunque altro computer!
Delusione n. 2
All’accensione non si sente alcun suono. Avete presente quel familiare “Bling blong” di avvio che ci ha seguito per decenni? Completamente azzerato, scomparso, sostituito dal silenzio totale. Un inquietante silenzio che non permette di capire se il Mac è accso o spento. Ad ogni riavvio resta il dubbio: si stará accendendo? Bisogna guardare lo schermo ed affidarsi alla barra di accensione ed alla mela bianca su schermo scuro per verificare che tutto sia a posto. Ma perchè? Il suono di avvio è un’istituzione! Un buongiorno della macchina all’umano che l’accende, che necessitá c’era di eliminarlo?
Comunque, visto che non sono una persona che si arrende facilmente, ho cercato e trovato come poterlo ripristinare.
È sufficiente aprire l’app Terminale che trovate in Applicazioni > Utility e copiare questa stringa:

sudo nvram BootAudio=%01

Ho provato a fare questa procedura, ma non ha funzionato…Se qualcuno trova una soluzione funzionante è pregato di condividerla con me, ve ne sarò molto grata!  :-)
Delusione n. 3
Parliamo ora di un oggetto misterioso di cui molti utenti Mac non sono a conoscenza neppure dopo diversi modelli acquistati negli anni: il caricatore del Mac. :-)
Mi sono sempre stupita nel vedere gli utenti che hanno acquistato un portatile Mac assolutamente inconsapevoli della funzione svolta dalle 2 alette apribili presenti sull’alimentatore elettrico.
Il 90% degli utenti non si è mai chiesto a cosa servissero, pertanto avvolgeva il cavo intorno al caricatore!!!
Devo ammettere che se fossi al posto di Apple forse avrei fatto la stessa cosa.
Perchè offrire una funzione di design se l’utenza è troppo stupida per utilizzarla e neppure si accorge della sua esistenza?
Per il rimanente 10% che utilizzava quotidianamente l’avvolgicavo, non resta che adattarsi ad avvolgerlo intorno al caricatore come tutti gli altri…..
Altro colpo allo stomaco, da incassare in silenzio.
Non voglio calcare la mano sull’aspetto legato alla stabilitá ed alla velocitá di lavoro, in questo aspetto concorrono anche altre figure, come Adobe che aggiorna frequentemente i software e li rende più instabili rispetto al passato per non parlare del peso di tutti i software in generale.
Insomma i tempi in cui la rotella del puntatore faceva la sua comparsa sporadicamente sono stati sostituiti dalla presenza costante della rotella puntatore colorata che gira più volte al giorno nelle situazioni più disparate, troppo spesso seguita da un bel riavvio forzato per potersene liberare per qualche ora di lavoro proficuo senz atempi morti.
E le ventole di raffreddamento? Bisogna prestare molta attenzione nel lanciare più software contemporaneamente o il Mac vi risponderá con l’avvio delle ventole che neanche un elicottero sotto la sedia produrrebbe un rumore del genere!
Beh, lo avete capito, questo è un articolo di un utente Mac profondamente deluso ed amareggiato dai cambiamenti non allineati al prezzo del prodotto acquistato.
Aspetto le vostre parole di conforto perchè all’orizzonte non vedo un sereno tramonto, ma un cielo nuvoloso da cui fá capolino l’icona di Windows….al posto dell’occhio di Sauron.
Spero che Apple si riesca a riscattare, come ha già fatto in passato, altrimenti prevedo tempi duri per gli utenti Mac abituati  alla qualità dei primi anni 2000. 

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